Fondazione Daniele Ponchiroli
Fondazione Daniele Ponchiroli
Costituita il 18 gennaio 2003 tra il Comune di Viadana, la Società Sadepan Chimica srl e la famiglia Ponchiroli, ha sede presso il MuVi.
I suoi scopi sono:
- provvedere al recupero, cura, formazione e potenziamento del patrimonio documentario inerente la figura di Daniele Ponchiroli;
- elaborare e attivare iniziative, eventi di alta qualificazione culturale nel territorio del Comune di Viadana a favore della collettività viadanese;
- incentivare, promuovere e realizzare ricerche, studi e documentazioni e svolgere in via accessoria e strumentale attività editoriale concernente la materia trattata;
- curare la formazione e il potenziamento del patrimonio bibliografico e documentario funzionale alle ricerche e attività programmate;
- ricevere contributi e assegnare borse di studio o premi;
- promuovere e sviluppare scambi con le istituzioni educative del territorio.
L'attuale patrimonio documentario comprende:
- il carteggio Ponchiroli, acquisito in copia dall'archivio della casa editrice Einaudi;
- il suo diario, contenente i resoconti della sua attività editoriale, in particolare le riunioni di redazione del mercoledì;
- la sua biblioteca personale, relativamente al periodo degli studi giovanili e fino ai primi anni '60.
CHI ERA DANIELE PONCHIROLI
Daniele Ponchiroli è nato a Viadana (MN) nel 1924. Alla scuola Normale di Pisa, ha conseguito la Laurea in Filologia, ottenendo, nel frattempo, una borsa di studio per un anno a Parigi. Tornato a Viadana nel 1950, è stato insegnante, nella locale Scuola Media, ed in questo periodo ha pubblicato pagine critiche su Alberto Cantoni sulla rivista letteraria Belfagor. Chiamato da Giulio Bollati per una collaborazione esterna con la Casa Editrice Einaudi, ha poi ricoperto la carica di redattore, caporedattore e infine di dirigente.
Sono stati suoi compagni di lavoro Italo Calvino, Giulio Bollati, Franco Lucentini, Carlo Fruttero, Sergio Solmi.
Partecipa alle "riunioni del mercoledì", dove venivano decise le scelte editoriali. Attorno al famoso "tavolo ovale", a cui tanto spazio dedicavano i giornali anni fa, sedevano Norberto Bobbio, Antonello Venturi, Gianfrano Contini (con cui intrattenne un divertente carteggio), Natalia Ginzburg, Elio Vittorini, Carlo Levi, Primo Levi.
Ponchiroli è sempre stato un uomo di grande modestia, tanto che per i propri scritti ha fatto uso di pseudonimi, mettendo in difficoltà la Casa Editrice stessa.
Sotto il nome di Franco Bedulli, nel 1965 ha pubblicato una favola per ragazzi "Le avventure di Barzamino", scritta e illustrata per piacere personale. In questo libro trapelano la grande nostalgia per la propria terra e il ricordo dei racconti del nonno Eligio, sindaco di Viadana, da cui apprese i principi del socialismo e accolse l'esempio di una retta condotta morale.
Dopo vent'anni di logorante lavoro editoriale, è tornato a Viadana, senza interrompere la collaborazione con la Einaudi. Si è spento a Viadana nel 1979. Ha lasciato racconti e poesie. A lui è stato dedicato il complesso degli asili comunali di Santa Maria.
Daniele Ponchiroli
