Viadana, bel paese sul Po di 15.000 anime, Capo di Mandamento e di vasto Comune, con antico Ginnasio e Scuole maggiori e Istituti di beneficenza, e che può essere centro di studj e di civiltà, ha dato un bell'esempio.
Vent'anni fa' mostrarono desiderio taluni che ivi si formasse una pubblica Biblioteca; un buon prete di là dono per questo Lire 2.000.
Nel passato Maggio quel Consiglio Comunale istituì la Biblioteca, la unì al Ginnasio, fece la spesa necessaria a metterla su, e creò una Giunta che, tra gli altri provvedimenti, si volgesse a' privati per offerte di libri o d'altro.
La Giunta si volge anch'a noi; e sta bene, perchè nel concorrere tutti alla civiltà di tutti è principalmente l'italianità; e noi rammentiamo in particolare, che non molto lontana è la Croce di Montanara, e che i volontarj fermandosi a Viadana n' ebbero accoglienza fraterna; noi sappiamo che i Viadanesi, passando da quella Croce per Mantova sospirano di memoria e di speranza.
Ho detto ch'è stato un bell'esempio; perchè l'unire (quanto più si può) biblioteche di pompa, ma di giovanile istruzione a ginnasi e licei è desiderabile molto. Vogliano dunque i buoni mandar là a que' nostri un qualche dono, in segno d'affettuosa unità ch'è sostanza d'ogni unità. I doni si possono mandare o al Sindaco o alla Commissione, composta de' signori Giovanni Giani, Inn. Frigeri direttore ginnasiale, dott. G. Moreschi, Avv. G. Amadei, Angelo Buvoli, Sacerdote Luigi Parazzi bibliotecario.
A. CONTI.
[Estratto da: La gioventù. Ragguagli d'educazione e d'istruzione, anno 1, vol. 2 (1862), p. 185]