Il fondo di medicina è composto da 358 opere stampate tra il 1613 e il 1949. Esso si è costituito grazie alle donazioni di due medici: la prima di Giuseppe Nicola Petrali (1803-1879), la seconda - di circa 190 volumi - di Umberto Villani (Viadana 1864-1955), direttore della Biblioteca comunale di Viadana tra il 1931 e il 1943. Il Petrali, laureatosi in medicina all'Università di Pavia, fu primario in chirurgia all'ospedale di Vicenza, a quello di Mantova e a quello delle carceri mantovane.
Esercitò tra i primi in Italia la chirurgia ortopedica ed ebbe numerosi rapporti con il mondo accademico e scientifico italiano, francese e tedesco; da qui la presenza di numerosi trattati anche in lingua francese e tedesca, oltre che in lingua latina. Costituito di opere prevalentemente ottocentesche, il fondo raccoglie trattati di chirurgia teorico-pratica, anatomia, patologia generale, ostetricia e studi sull'elettro-puntura e i trattamenti farmacologici. Non mancano opere pregevoli sia sotto l'aspetto scientifico che per le tavole di corredo come La medicina pittoresca, o Museo medico-chirurgico, corredato di cento tavole d'anatomia generale, nell'edizione tradotta da Giuseppe Ganz, Venezia, Giuseppe Antonelli, 1834-1839. Completano la raccolta le opere di Giuseppe Nicola Petrali. [C. Guerra]
Bibliografia: Catalogo del fondo medicina della Biblioteca comunale di Viadana, a cura di Antonio Aliani e Laila Baraldi, Saronno, Ciba edizioni, 1994.
Il testo è tratto da:
I fondi speciali delle biblioteche lombarde: censimento descrittivo. vol. II, a cura dell’Istituto lombardo per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea, Milano, Bibliografica, 1998.